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Martedì, 12 Aprile, 2016
attività di ampliamento di edifici

In risposta a un question time in commissione Finanze alla Camera del 10/3/2016 si è chiarito che all’effettuazione di opere murarie nell’ambito di un ampliamento dell’edificio è applicabile il reverse charge, dato che tale attività rientrerebbe nel codice di attività 43.39.01 «Attività non specializzate di lavori edili» nella quale sono classificati anche «Altri lavori di costruzione e istallazione non classificati altrove» distinto dai codici 41.2 «Costruzione di edifici residenziali e non residenziali» che riguarda invece la costruzione completa di edifici eseguiti per conto proprio o per conto terzi., e dunque rientrando nella nozione di completamento degli edifici che rappresenta una nuova ipotesi di applicazione della inversione contabile con effetto dal 1° gennaio 2015

Sulla base della circolare 14/E/2015 sono stati individuati i codici di attività secondo la classificazione Ateco 2007 rientranti nella fattispecie di completamento degli edifici fra i quali codici è compreso anche il 43.39.01. Ne consegue pertanto che attenendosi ai predetti criteri qualora l’attività rientri nel codice 43.39.01 si applica l’inversione contabile

La risposta non appare perfettamente in linea con quanto specificato con la circolare 14 del 27 marzo 2015 dalla quale emerge che le nuove costruzioni come pure gli interventi di restauro, di risanamento conservativo e interventi di ristrutturazione edilizia (lettere c e d del Dpr 380/2001) non rientrano nel reverse charge.