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Venerdì, 16 Febbraio, 2024
Contributi INPS artigiani e commercianti

 

Con la Circolare n. 33 del 7/2/2024 l’INPS ha stabilito le aliquote dei contributi previdenziali dovuti da commercianti e artigiani per l’anno 2024.

 

Il reddito minimo annuo ai fini del calcolo del contributo 2024 dovuto è pari a 18.415,00 euro; su tale importo deve essere applicata:

  • per gli artigiani, l’aliquota del 24%, ad eccezione dei coadiuvanti – coadiutori di età inferiore ai 21 anni, per i quali sono dovuti contributi pari al 23,70%;
  • per i commercianti, l’aliquota del 24,48%, ad eccezione dei coadiuvanti – coadiutori di età inferiore ai 21 anni, per i quali sono dovuti contributi pari al 24,18%.

 

Per il reddito compreso tra 18.415,01 e 55.008,00 euro, sono dovuti contributi pari:

  • per gli artigiani, al 24 %, ad eccezione dei coadiuvanti – coadiutori di età inferiore ai 21 anni, per i quali sono dovuti contributi pari al 23,70 %;
  • per i commercianti, al 24,48 %, ad eccezione dei coadiuvanti – coadiutori di età inferiore ai 21 anni, per i quali sono dovuti contributi pari al 24,18 %.

 

Per il reddito compreso tra 55.008,01 e 91.680,00 euro, sono dovuti contributi pari:

  • per gli artigiani, al 25 %, ad eccezione dei coadiuvanti – coadiutori di età inferiore ai 21 anni, per i quali sono dovuti contributi pari al 24,70 %;
  • per i commercianti, al 25,48 per cento, ad eccezione dei coadiuvanti – coadiutori di età inferiore ai 21 anni, per i quali sono dovuti contributi pari al 25,18 %.

 

Per i lavoratori privi di anzianità contributiva al 31/12/1995, iscritti con decorrenza dall’1/1/1996 o che possono far valere anzianità contributiva a tale data, il massimale annuo è pari a 119.650,00 euro.

 

I contributi devono essere versati, mediante i modelli di pagamento F24, entro:

  • il 16/5/2024 (prima rata);
  • il 20/8/2024 (seconda rata);
  • il 18/11/2024 (terza rata);
  • il 17/12/2025 (quarta rata).

 

Entro il termine di pagamento delle imposte sui redditi delle persone fisiche, devono essere versati i contributi dovuti sulla quota di reddito che eccede il minimale.