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Mercoledì, 5 Luglio, 2023
Flat Tax incrementale

la Circolare Agenzia delle Entrate 28 giugno 2023, n. 18 chiarisce l’ambito applicativo e le modalità di determinazione della c.d. “flat tax incrementale” al 15% prevista dalla legge di Bilancio 2023.

La misura riguarda le imprese individuali e i lavoratori autonomi, mentre sono esclusi:

-- le persone fisiche che nel 2023 applicano il regime forfetario;

-- gli imprenditori agricoli;

-- i redditi delle società di persone e di capitali imputati ai soci per trasparenza;

-- i redditi derivanti dall’esercizio di arti e professioni in forma associata.

La flat tax, nella misura del 15%, si applica sulla differenza tra il reddito d’impresa e di lavoro autonomo determinati nel 2023 e il reddito d’importo più elevato dichiarato negli anni dal 2020 al 2022.

La base imponibile agevolata (tassata al 15%) non può comunque superare 40.000,00 Euro.

Al fine di calcolare l’imposta agevolata in oggetto occorre quindi:

-- calcolare la differenza tra il reddito del 2023 e quello più alto del triennio precedente (a prescindere dal regime fiscale adottato in uno degli anni dal 2020 al 2022);

-- applicare alla predetta differenza la franchigia del 5%, calcolata sul reddito più alto del triennio 2020-2022.

-- sul reddito così determinato, nel limite massimo di 40.000 euro, applicare l’aliquota del 15%.

 

La quota di reddito non assoggetta a flat tax incrementale è ovviamente parte del reddito complessivo, su cui si rende applicabile l’ordinaria tassazione progressiva ai fini Irpef e relative addizionali.

La flat tax incrementale non trova applicazione nei confronti dei contribuenti che hanno iniziato l’attività dal 2023, in quanto per essi non è possibile determinare l’incremento reddituale in assenza dei dati relativi al triennio precedente.

Al contrario, può accedere al calcolo agevolato chi abbia iniziato la propria attività nel 2021 o nel 2022; infatti, non è necessario avere svolto l’attività per l’intero triennio 2020 – 2022, ma è sufficiente che il contribuente abbia svolto la propria attività per almeno un’intera annualità tra quelle del triennio di riferimento.

Da ultimo viene chiarito che gli acconti per il periodo d’imposta 2024 dovranno essere calcolati adottando, quale base imponibile, quella che si sarebbe determinata utilizzando le aliquote ordinarie Irpef (e dunque non considerando l’agevolazione data dalla flat tax incrementale).