Dal periodo di imposta 2016 aumenterà l’importo delle spese di rappresentanza che si potranno dedurre dal reddito d’impresa, in quanto sono stati incrementati i relativi limiti proporzionali ai ricavi annuali delle aziende.
Si potrà dedurre, infatti, un importo massimo pari:
- all’1,5% (prima 1,3%) dei ricavi e proventi della gestione caratteristica delle imprese (voce A.1 e A.5 del conto economico), fino a 10 milioni di euro di ricavi;
- allo 0,6% (prima 0,5%) per la parte eccedente 10 milioni e fino a 50 milioni di euro;
- allo 0,4% (prima 0,1%) per la parte eccedente 50 milioni di euro.
Gli importi degli scaglioni, invece, non varieranno, come pure il limite dei 50 euro del valore unitario degli omaggi di modico valore (beni, non servizi), i quali continueranno a essere sempre deducibili, indipendentemente dal superamento o meno delle percentuali da parte delle altre spese di rappresentanza di valore più elevato.
Il Decreto prevede poi che, per le imprese di nuova costituzione, le spese sostenute prima del conseguimento dei primi ricavi possono essere portate in deduzione dal reddito del periodo d’imposta dei primi ricavi e in quello successivo, se e nella misura in cui le spese sostenute in tali due periodi siano inferiori all’importo deducibile.