la Legge di Bilancio 2020 ha previsto che, a partire dagli atti di trasferimento stipulati dal 1° gennaio 2020, sia incrementata, dal 20% al 26% l’imposta sostitutiva sulle plusvalenze realizzate da persone fisiche e altri soggetti non in regime d’impresa (comprese le società semplici) con la cessione a titolo oneroso di beni immobili acquistati o costruiti da non più di cinque anni.
Sostanzialmente, l’aliquota impositiva delle plusvalenze sulle cessioni immobiliari imponibili è equiparata a quella sulle plusvalenze derivanti dalla cessione di partecipazioni.
Come in precedenza, l’imposta sostitutiva in oggetto non viene liquidata in dichiarazione dei redditi, ma viene versata a seguito di opzione del venditore al notaio rogante, che, oltre a versare l’imposta all’erario, comunica i dati relativi alla cessione all’Agenzia delle Entrate.
Inizialmente l’imposta sostitutiva in oggetto era pari al 12,5%, poi passata al 20% e ora al 26%.
La possibilità di optare per l’imposta sostitutiva interessa i contribuenti (che non operano in regime di impresa) che: