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Venerdì, 14 Gennaio, 2022
Credito d’imposta per beni strumentali materiali e immateriali ordinari e Industria 4.0

alla disciplina in oggetto abbiamo dedicato, tra le altre, le ns. Circolari n. 80/2019 del 19/12/2019, n. 12/2020 del 3/2/2020, n. 62/2020 del 14/10/2020, 67/2020 del 13/11/2020 n. 04/2021 del 15/1/2021, n. 10/2021 del 5/2/2021, n. 18/2021 del 17/3/2021, n. 36/2021 del 31/5/2021, n. 46/2021 del 26/7/2021, n. 57/2021 del 28/10/2021, n. 60/2021 del 16/11/2021 e n. 62/2021 del 7/12/2021.

 

In particolare, la Legge di Bilancio 2022 conferma quanto avevamo segnalato nella Circolare 62/2021 in relazione al testo del Ddl di Bilancio 2022.

 

In relazione all’agevolazione relativa ai beni strumentali nuovi ordinari, non sono state previste proroghe; l’agevolazione resta quindi pari al 6% per gli investimenti effettuati entro il 31/12/2022 oppure entro il 30/6/2023 con effettuazione dell’ordine e versamento di un acconto almeno pari al 20% entro il 31/12/2022. Il credito è utilizzato in tre quote annuali di pari importo, a partire dall’entrata in funzione del bene.

 

Per quanto riguarda i beni rientranti nell’agevolazione di cui al Piano Transizione 4.0 (allegato A annesso alla L. 232/2016), la situazione è la seguente.

 

- Investimenti effettuati dal 16/11/2020 al 31/12/2021 ovvero entro il 30/6/2022 con ordine effettuato e acconto di almeno il 20% versato entro il 31/12/2021, credito d’imposta del 50% entro 2,5 milioni di euro, del 30% oltre 2,5 ed entro 10 milioni di euro, del 10% oltre 10 ed entro 20 milioni di euro;

- Investimenti effettuati dall’1/1/2022 al 31/12/2022 ovvero entro il 30/6/2023 con ordine effettuato e acconto di almeno il 20% versato entro il 31/12/2022, credito d’imposta del 40% entro 2,5 milioni di euro, del 20% oltre 2,5 ed entro 10 milioni di euro, del 10% oltre 10 ed entro 20 milioni di euro;

- Investimenti effettuati dall’1/1/2023 al 31/12/2025 ovvero entro il 30/6/2026 con ordine effettuato e acconto di almeno il 20% versato entro il 31/12/2025, credito d’imposta del 20% entro 2,5 milioni di euro, del 10% oltre 2,5 ed entro 10 milioni di euro, del 5% oltre 10 ed entro 20 milioni di euro. Il plafond di investimenti dovrebbe applicarsi cumulativamente nei tre anni 2023-2025 e rimanere tale comprendendo anche gli eventuali investimenti agevolabili fino al 30/6/2026.

 

 

L’utilizzo del credito è in tre quote annuali di pari importo, a partire dall’anno di avvenuta interconnessione.

 

 

Per quanto riguarda i beni immateriali rientranti nell’agevolazione di cui al Piano Transizione 4.0 (allegato B annesso alla L. 232/2016), la situazione è la seguente.

 

- Investimenti effettuati dal 16/11/2020 al 31/12/2023 ovvero entro il 30/6/2024 con ordine effettuato e acconto di almeno il 20% versato entro il 31/12/2023, credito d’imposta del 20% entro 1 milione di euro;

- Investimenti effettuati dall’1/1/2024 al 31/12/2024 ovvero entro il 30/6/2025 con ordine effettuato e acconto di almeno il 20% versato entro il 31/12/2024, credito d’imposta del 15% entro 1 milione di euro;

- Investimenti effettuati dall’1/1/2025 al 31/12/2025 ovvero entro il 30/6/2026 con ordine effettuato e acconto di almeno il 20% versato entro il 31/12/2025, credito d’imposta del 10% entro 1 milione di euro.

L’utilizzo del credito è in tre quote annuali di pari importo.